“Chi può vedere il mare giorno e notte offre meno margine all’infelicità”, scrive Jón Kalman Stefànsson in questo splendido romanzo. Cos’è l’Etna, in fondo, se non un gigantesco belvedere sullo Jonio? Materiale lavico e creste d’onde ci riportano alle assenze delle nostre vite, mentre “I pesci non hanno gambe” ci ricorda che basta poco per andare lontanissimo, e che anche nel profondo nord si ruota intorno agli stessi punti cardinali: il vento, il mare, l’eterno.
Così ci scrive Nadia Terranova a proposito dell’abbinamento narrativo scelto per il nostro Etna Bianco DOC nell’ambito di Degustazioni Letterarie, il percorso in cui ogni venerdì ci accompagna nella degustazione di uno dei nostri vini accostandolo ad un testo scelto da lei.
Siamo partiti con l’Ardenza abbinato a “Lo splendore del niente e altre storie” di Maria Attanasio per arrivare oggi a questa citazione di Jón Kalman Stefànsson, perfetta sintesi della nostra condizione di siciliani vista mare.